venerdì 7 gennaio 2011

Volo e arrivo a San Diego

Lunedì 18 ottobre 2010

È stato il mio primo viaggio oltreoceano e come tutte le prime volte, conta poco quello che ti viene raccontato a riguardo da chi ha già fatto quell'esperienza e molto invece il modo soggettivo di vivere gli eventi.
Il monitor personale della Virgin sul canale del percorso viaggio
Personalmente non ho nessun particolare problema con gli aerei e con il volo in generale. Certo, il teletrasporto sarebbe un grande sistema per agevolare gli spostamenti ed ottimizzare i tempi ma... ok sta diventando un post nerd, torniamo al viaggio. Su consiglio di Carlo abbiamo cercato di tirar tardi ieri notte, prima del volo, per cercare di minimizzare gli effetti del jet-leg arrivando stanchi ed assonnati e riuscire a dormire perlomeno sul Virgin Atlantic London-Los Angeles. Tattica parzialmente efficace. Sarà stata l'adrenalina dei giorni precedenti, quella per il viaggio, il fatto che la classe economy non brilla certo per comfort e, naturalmente, un po' di confusione a bordo per far si che di 9.5 ore di viaggio circa, se ne dormissero si e no 2 o 3...però ho visto Iron Man 2, qualche puntata dei Simpson e ci hanno servito delle specialità a base di cipolla e peperoni.... Vorrei spendere due parole sulle scelte culinarie.... really??? Peperoni e cipolla su un volo di 9 e mezza?? Boh...
caschi messi a disopsizione da EagleRider
Ora siamo a Los Angeles, è nuvoloso, sono le 15.10.circa ora locale. Andiamo diretti a cercare un TAXI che ci porti da Eagle Rider, a circa 10 minuti dall'Aeroporto, per ritirare le moto e poi fiondarci a San Diego (….circa 200km). Questa sarà la la nostra prima vera tappa. Tempi stretti? Beh, un po' si, ma necessari nella big picture del viaggio. Ritirare le moto non è una cosa esattamente lampo. Molta burocrazia, carte, firme, acconti, cauzioni e poi un piccolo inconveniente: i Caschi. Come si può notare dal post precedente, i caschi non sono inclusi nell'attrezzatura che abbiamo portato con noi, questo perché in fase di raccolta informazioni su noleggio delle moto ci era stato detto che erano inclusi nel prezzo. Tutto vero, peccato che erano 90% scodelle e un paio a ¾, senza visiera, molto usati e poco useful! Tra l'altro, dove diamine ce li mettiamo gli auricolari bluetooth!??!?! Dopo una lunga cernita ne prendiamo due a tre quarti, compriamo un paio di bandane e di occhilalini da casco (quelli con l'elastico per intenderci) e andiamo a prendere possesso delle moto e a cercare di caricare in modo decente i bagagli. Un grosso sospriro di sollievo lo tiro quando noto un piccolo portapacchi montato sulla mia fat-boy: il posto perfetto per il lo zaino, è fatta! Riempiamo al meglio le borse di entrambe le moto, tenendo a portata di mano solo le tute da pioggia. Lasciamo presso di loro la valigia con qualche cosa inutile per il percorso in moto, ci facciamo dare un paio di dritte sulla strada per San Diego dal tipo del noleggio e via... ...via per modo di dire! Sono emozionato. Non è la prima volta che guido una Harley Davidson, ho già fatto diverse centinaia di km con lo Sportser 1200 del mio amico Sandro qualche anno fa e poco prima di partire ho preso dimestichezza con il cambio a bilanciere provando un Cross Bones. Il Fat-Boy utilizza lo stesso sistema per il cambio, ma l'emozione mi gioca un brutto scherzo e mentre Manu parte a razzo, io fatico a trovare la giusta marcia da inserire!!! Una volta sulla HighWay 405, imboccata a un paio di centinaia di metri da Eagle Rider la strada è in pratica tutta dritta fino a SanDiego! Questo non significa che non sia impegnativo guidare una moto che non è la tua in un paese che non è il tuo per di più al crepuscolo e con un po' di pioggia...if you know what I mean!!!
La corsia del Carpool (2 o più persone in auto)
Ci posizioniamo come consigliatoci dal signor EagleRider sulla corsia di Carpool sulla quale incredibilmente si viaggia tranquilli nonostante l'intenso traffico della Rush Hour di Los Angeles. Dopo una sgrullata di pioggia, una sosta per la benzina ed una per l'assestamento delle attrezzature e per riprendersi un attimo (ricordate che non dormiamo da circa 24 ore!!!) arriviamo a San Diego dove grazie all'OviMaps installato sul mio Nokia 5800 raggiungiamo senza problemi il centralissimo Best Western di Ash Street. Ecco la strada che abbiamo percorso oggi...
Dopo aver posizionato le moto al parcheggio interno e portato i bagagli in camera crechiamo di decidere cosa mangiare... E' tardino rispetto alle abitudini americane, sono circa le 21,30 e noi non abbiamo nemmeno voglia di camminare per cercare qualcosa. Chiediamo alla Reception dell'albergo che ci indica un paio di cose. Decidiamo di andare dietro l'angolo e, meraviglia delle meraviglie, troviamo un microbirrificio! La Karl Strauss Brewing Company è quello che più di simile abbiamo trovato ai nostri birrifici artigianali! Sono gentilissimi e per aiutarti a decidere tra le moltissime birre ti portano gli assaggi. Ordiniamo un Hamburger ed un Club Sandwich enormi accompagnati da buonissime birre. La lunghissima giornata volge al termine e noi crolliamo a letto per la stanchezza cullati dalle emozioni dell'inizio della nostra avventura....
Alla prossima!

2 commenti:

  1. Carissima Manu... Ho guardato tutte le 580 foto del tuo matrimonio e devo dirti dal profondo del cuore che siete meravigliosi. Si vede che siete affiatati, divertenti,dolci... Eri BELLISSIMA, ho pensato ad Audrey Hepburn quando ti ho visto... Tuo marito era fantastico col tight!!!! Deve essere simpaticissimo. Le foto sono meravigliose e divertenti, quelle scattate in piazza Duomo veramente speciali, quelle sul tram altrettanto!!! La mia preferita? Quando scendi dalla macchina e tuo marito ti bacia la mano... Mi ha emozionato. La location è bellissima. I nomi dei tavoli erano sui manga anni 80? Adoravo capitan Harlock. Anche se il mio preferito rimane Daitan 3...!! Che dire, grazie di avermelo fatto sapere... ma se volessimo farci un post? Cosa ne pensi? Sinceramente e senza impegno!
    Ti abbraccio forte!!
    Amanda
    F.L.A. (Francesca Laura Amanda)

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  2. ahahahahah... la storia sui caschi è mitica! Sono dei ginetti in moto loro, con sta storia del Freedom Style si beccano tante di quelle schifezze in faccia... che ginetti che sono!

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